Due strati di massello di zebrano (top and buttom), uno strato di noce canadese al centro. Camera di risonanza ottenuta tramite fresatura nello strato centrale (noce) per un suono più pieno rispetto alle solid body classiche. Manico in zebrano e tastiera in palissandro 24 tasti. Meccaniche Spertzel autobloccanti, ponte Wilkinson VS100 black, Capotasto compensatore d'ottava in ottone. HSH spilittabili, controllo tono e volume, switch 5 posizioni. Questa chitarra è in assoluto la più versatile HB.
Si vedono bene i tre masselli: ulivo ultracentenario, noce canadese ed ancora ulivo. Sono legni particolari con un'ottima risposta sonora. Soprattutto il noce conferisce stabilità e forte rigidità allo strumento dunque sustain e brillantezza di suono. Chitarra straordinaria dal punto di vista dei materiali ma ancor di più per le sue prestazioni sonore. Nata principalmente per il rock "colto" è tuttavia perfetta per la fusion e l'electric jazz.
Dorina HS in foglia d'oro zecchino. Body in massello di càrpino o faggio, interamente lavorato a mano, manico e tastiera in acero. 24 tasti. Meccaniche Spertzel autobloccanti, ponte fisso con sellette roller e capotasto roller per mantenere meglio l'accordatura. HS spilittabili, controllo volume, switch 3 posizioni. Questa HB ha un'estetica minimale ed è particolarmente adatta per il blues ed il funk. L'ergonomia è la tipica di tutta la serie ed inoltre è adatta al "live" per la sua leggerezza.
Body in massello di càrpino interamente lavorato a mano, manico e tastiera in acero. Colori disponibili: rosso, nero satinato, bianco. 24 tasti. Meccaniche Spertzel autobloccanti, ponte fisso con sellette roller o wilkinson tremolo e capotasto roller per mantenere meglio l'accordatura. SSS spilittabili, controllo volume, switch 5 posizioni. Questa HB ha un'estetica accattivante e si presta volentieri al rock e al blues. Particolarmente adatta al "live" per la sua leggerezza e versatilità.
Sono fatto così; quando scelgo i legni per le chitarre ricerco sempre una "traccia", un richiamo. Cerco un ricordo dell'albero che fu, che di solito mi si presenta in una venatura come "sua" cicatrice di un periodo che ha vissuto. Poi la mente viaggia nelle regioni del mondo che ho visitato e nei fusti degli alberi che ho incontrato.
Lavorare questi legni
è come dare vita eterna
a quegli alberi, trasformandoli in musica.